2017 fascicolo IV

Memorie

Francesco Bianchi, Il conte palatino Francesco Petrarca e una legittimazione del 1373

Nel 1373, un anno prima della morte, Francesco Petrarca fu protagonista di un episodio insolito, perché esercitò per la prima e unica volta le sue prerogative di conte palatino, concedendo la legittimazione di un figlio spurio di origini vicentine e di padre anonimo, impegnato in una causa presso un tribunale di Padova. Questo saggio indaga le circostanze e i personaggi che appartengono a tale vicenda.

In 1373, one year before his death, Francesco Petrarca was the protagonist of an unusual episode, because he exercised for the first and only time his privileges of count palatine, by granting the legitimacy of a spurious son from the district of Vicenza, who was engaged in a lawsuit in Padua. This essay explores the circumstances and people that belong to such an affair.

 

Remo L. Guidi, Alberti e i maestri di spirito degli Osservanti su alcune questioni morali

Siccome Leon Battista Alberti e gli Osservanti si trovarono non di rado a riflettere sugli stessi temi, riconducibili al modo con il quale gli uomini si confrontavano moralmente con il mistero, la sofferenza, la politica, l’economia, e i rapporti con la divinità, è parso opportuno chiedersi se le due parti ebbero dei contatti, delle polemiche, o finsero reciprocamente di ignorarsi; si è ritenuto doveroso, inoltre, risalire alle radici da cui partivano le probabili convergenze, i rifiuti e i contatti non solo per comprendere come e dove i protagonisti si erano formati, ma anche per render conto della autonomia mentale con la quale essi risultavano in grado di rivolgersi ai contemporanei.

Inasmuch as Leon Battista Alberti and the Observants not infrequently found themselves reflecting on the same issues concerning how men morally confront mystery, suffering, politics, economy, and our relationship with the divine, it would seem fair to ask whether the two sides had any contacts and debates or ended up mutually ignoring each other. We are obliged further to investigate the premises from which derive their probable agreements, contradictions, and contacts in order not only to understand how and in what places the protagonists were themselves formed, but also to take into account their self-contained intellectual outlook which justified their capacity to address contemporaries.

 

Francesco Guidi Bruscoli, Tra commercio e diplomazia: mercanti fiorentini verso l’India alla ricerca di pietre orientali per la Cappella dei Principi di Firenze (1608-11)

Attorno al 1600 il Granducato di Toscana cercò di inserirsi nelle reti commerciali trans-oceaniche controllate dai grandi Stati nazionali europei. Rientra in questo contesto il tentativo, nel 1608, di inviare quattro uomini in Asia alla ricerca di pietre orientali da utilizzare per le decorazioni della Cappella dei Principi a Firenze. Nonostante l’ottimismo iniziale e un’insistita azione diplomatica, la Corona spagnola non autorizzò la partenza e, dopo mesi di attesa tra Lisbona e Madrid, i fiorentini dovettero tornare in patria senza essere riusciti a compiere la loro missione.

At the turn of the seventeenth century, the Grand Duchy of Tuscany tried to penetrate the trans-oceanic commercial networks controlled by the major European states. In 1608 there was an attempt to send four men to Asia in search of exotic stones to be used for the decorations of the Cappella dei Principi in Florence. Notwithstanding the initial optimism and pressing diplomatic efforts, the Spanish crown did not allow for departure, and after waiting months in the Iberian peninsula the Florentines were left to no avail and had to make their way back home empty handed.

 

Fulvio Conti, Internazionalismo massonico e pacifismo fra Otto e Novecento: origini, sviluppi e crisi

Fin dalle sue origini la massoneria ebbe nel pacifismo uno dei valori caratterizzanti del suo universo ideale. Verso la fine del XIX secolo le principali massonerie europee (con la significativa eccezione di quella inglese) cercarono di sostenere il movimento per la pace organizzando vari congressi massonici internazionali, il primo dei quali si tenne a Parigi nel 1889. Il congresso di Ginevra del 1902 sancì la nascita del Bureau international des relations maçonniques, che ebbe fra i suoi membri anche alcuni Premi Nobel per la Pace. Le intime contraddizioni del pacifismo massonico emersero con lo scoppio della prima guerra mondiale. Il richiamo al patriottismo e al sentimento legittimista di fedeltà alla nazione fu più forte dell’idea di fratellanza universale. Tutte le massonerie europee, con poche differenze, si schierarono a favore dell’intervento in guerra e a difesa degli interessi nazionali dei rispettivi paesi.

Since its origins Freemasonry had in pacifism one of the most distinctive ideals. Towards the end of the nineteenth century the main European Freemasonries (with the notable exception of the English one) tried to support the peace movement by organizing various international Masonic meetings, the first of which was held in Paris in 1889. In 1902 was founded the Bureau international des relations maçonniques, which had among its members even some Nobel Prizes for Peace. The deep contradictions of Masonic pacifism emerged with the outbreak of the First World War, when the reference to patriotism prevailed on the idea of universal brotherhood. All European Freemasonries, with few differences, aligned themselves in favor of the intervention in war and in defense of national interests of their respective countries.

 

Discussioni

Maria Antonia Paiano, Religione, politica e Grande Guerra. Le consacrazioni al Sacro Cuore durante il primo conflitto mondiale

 

Recensioni [scarica PDF]

Klaus Rosen, Attila. Der Schrecken der Welt (Thomas Szabó)

Giuliana Albini, Poveri e povertà nel Medioevo (Marina Gazzini)

Chris Wickham, Sonnambuli verso un nuovo mondo. L’affermazione dei comuni italiani nel XII secolo (Enrico Faini)

John Henderson, L’ospedale rinascimentale. La cura del corpo e dell’anima (Lucia Sandri)

L’immagine di Alfonso il Magnanimo/La imatge d’Alfons el Magnànim, a cura di Fulvio Delle Donne – Jaume Torró Torrent (Rosanna Lamboglia)

Lucia Felici, La Riforma protestante nell’Europa del Cinquecento (Ottavia Niccoli)

Jules Michelet, Il Rinascimento, a cura di Leandro Perini (Igor Melani)

Arti visive e decorative nella Stazione di Santa Maria Novella a Firenze, a cura di Giovanna Lambroni e Dora Liscia Bemporad (Davide Turrini)

Paola Ventrone, Teatro civile e sacra rappresentazione a Firenze nel Rinascimento (Duccio Balestracci)

 

Notizie [scarica PDF]

 

 Archivio Storico Italiano – ISSN 0391-7770